Sono ormai alcuni decenni che un concetto piuttosto straordinario fa parte, o dovrebbe farlo, del sapere collettivo, sono ormai decenni che la scienza ha stabilito che tutto ciò che ci circonda, compreso chiaramente l’uomo, è Vibrazione, anzi, lo studio sempre più accurato del mattone della “fu“ materia, l’Atomo, ha concluso, almeno in questo caso, che proprio ciò che noi chiamiamo materia, di materia ne ha ben poca, in quanto è lo spazio, ad essere il suo componente principale. Non solo, i famosi componenti subatomici, tipo l’Elettrone, hanno un caratterino piuttosto anomalo per i nostri standard comprensivi tradizionali, essi infatti sono dotati di ”non località”, “bi località”, più tutta una serie di capacità, tipo quella di osservare l’osservatore o di muoversi nel passato, come nel futuro.
Ebbene, qualche centinaio di anni prima di Cristo, un certo Pitagora, ai suoi adepti più stretti, spiegava che il Creatore aveva utilizzato un certo tipo di “suono”, per creare l’Universo.
Non solo, nel suo sapere era ancora più specifico, in quanto poteva asserire quale tipo di vibrazioni, o suoni, Dio impiegava nel suo immenso atto creativo.
Secondo lui, alla base di TUTTO, vi era un intervallo ben preciso, l’intervallo di” Quinta “che spiegava con molta semplicità dicendo: presa una corda vibrante e divisa in tre parti, due parti di essa costituiscono l’intervallo di Quinta.
Ebbene, secondo Lui, con Cinque intervalli di questo genere, DIO ci consegnò l’Universo, con 5 quinte tutto apparve.
Qualcuno molto più di mille anni fa, teorizzava un sapere vibrazionale alla base della materia, alla base del creato, qualcuno, a modo suo, usava la fisica quantistica per spiegare la Creazione.
E’ curioso però imparare dal mondo della musica, alcune nozioni, tra cui quella che sintetizza la somma di Cinque intervalli di Quinta (5\5te), attraverso un simbolismo numerico a me piuttosto caro.
Musicalmente parlando, infatti, 5\5te corrispondono a TRE OTTAVE, o meglio a 888, vorrei quindi far notare come il Labirinto di Collemaggio, che di tre otto è costituito, sia un sunto sonico- vibrazionale di un sapere tratto direttamente dall’atto creativo di un DIO piuttosto diverso da quello antropomorfo che l’uomo, in modo provinciale e egoistico, immagina.
Michele proclamato.

