Un motivo in più per seguire il nuovo percorso di VIDEO LEZIONI completo sull’Ottava?
Ecco la SECONDA parte del mio articolo inedito sunto dei miei studi sull’OTTAVA scritto affinchè , tutti coloro che vogliono, possano avere un’idea di ciò che molto più diffusamente e con molta più chiarezza troveranno nel nuovo “Video Corso sull’Ottava”
Dove eravamo rimasti?..
10) Le emozioni sono cubiche.
Da millenni, dunque, tutto il mondo iniziatico sa perfettamente che il corpo umano, la sua
memoria e le sue emozioni sono il frutto di una matrice cubica. Sa che la creazione è di tipo
cubico, considerando Dendera. Sa che dire cubo vuol dire Tempo, e che quindi noi siamo
fatti di… ?
DIO E’ UN IPERCUBO
Chiaramente anche la scienza sa qualcosa dei miei numeri, e non solo l’astronomia. Un
giovane matematico indiano dei primi del secolo scorso, Srinivasa Yengar Ramanuyan, ebbe
modo di creare le basi equazionali della Teoria delle Stringhe (oggi Teoria delle Membrane)
attraverso le sue equazioni, da lui definite “modulari”. Guarda caso, quelle equazioni
nascevano tutte da una trina numerica ben precisa: l’8, il 12 e il 24. Quindi la scienza forse
non sa che quelle equazioni sono cubiche: e siamo arrivati al punto 11.
Sicuramente la scienza è più attenta quando si parla di dimensioni: infatti, già dalla fine
dell’Ottocento, ha contezza persino di una quarta dimensione (chiaramente non ne ha un’idea
fisica, ma solo teorica). E postula una figura geometrica – fatta da un cubo con dentro un
cubo – come modalità geometrica con cui definire una quarta dimensione, all’interno della
quale noi siamo compresi, anche se non se siamo consapevoli; è una dimensione in cui
spazio e tempo non si comportano come in questa dimensione (anzi, “non si comportano” e
basta). Di nuovo, ciò che importa è la struttura geometrico-numerica che costituisce il
“Tesseratto” (o “Ipercubo”, come viene comunemente chiamato) è costituito da 24 facce
bidimensionali e 8 facce tridimensionali, come a dire: è fatto da 24 quadrati e 8 cubi.
Numericamente è quindi composto da 48 parti bidimensionali e 24 parti tridimensionali.
Totale: 72 parti.
Adesso aggiungiamo il punto 12, il quale dice che «i numeri del Rosone di Collemaggio,
usati da tutti gli iniziati della Terra, da sempre, per fare qualsiasi cosa in qualsiasi campo
dello scibile umano, i numeri dell’Ottava insomma, altro non sono che un modo con cui
utilizzare una matrice almeno quadrimensionale (conosco i Polychora e potrei dire altro, ma
ne parlerò nel libro) come matrice non solo della nostra realtà ma del nostro essere
psicofisico». E dopo una dichiarazione del genere, credetemi, parlare ancora di in termini
esclusivamente misterici di Alchimia, di Tarocchi, di I-Ching, di Anatomie Sottili e di
Chakra, di presunti Graal, di Tetraedi Stella di Merkaba, è a dir poco riduttivo, veramente.
Esiste infatti un unico pseudo-mistero, ed è la Legge dell’Ottava. E siccome qualcosa io
credo di averla capita, mi sembra giusto dire che è ora di finirla con questo presunto
Esoterismo, come è ora che la scienza la smetta di ostinarsi nel non collaborare con “noi”
che di simboli ci occupiamo, perché è con i simboli che si creano le Griglie – e non quelle
esagonali, come l’ufficialità presume, ma quelle ipercubiche, come l’uomo è destinato a fare
quando intraprende percorsi come i mei.
Proseguo perché adesso si arriva al bello, visto che avete avuto la pazienza di arrivare fin
qui. Vediamo un po’: io mi son chiesto (come molti, e da millenni) di cosa è fatto il Tempo.
Un’idea credo di averla, ed è la seguente: intanto noi possiamo trasformare con molta
semplicità un cubo in Tempo. Basta infatti trasformare i suoi dodici lati in 12 mesi di 30
giorni e il gioco è fatto – alla faccia di Nibiru. Così, i suoi 8 apici diventano 8 date ben
precise. Allora è possibile trasformare “Venere o Amore” in Tempo, e quindi le emozioni in
Tempo. Forse non ce ne eravamo mai accorti, ma il Tempo è vivo. E se è fatto di emozioni, è
emozionabile.
E allora emozioniamolo, con una bella preghiera – come fanno gli ebrei, attraverso le loro
preghiere cubiche o il loro Dio fatto da 72 nomi di tre lettere, oppure come fanno gli arabi
girando per 7 volte intorno alla Mecca. O noi Cristiani quando entriamo in chiesa.
La chiesa è una croce che – chiusa – diventa un Cubo; ma avendo sempre tra navata e
transetto un Ottagono, si dimostrerà essere un luogo ipercubico, dove tempo e spazio… non
si avvertono. Quindi perché stupirsi dell’Ottuplice Via Buddista? Lo stesso Induismo,
attraverso i 108 passi del Dio Shiva (36+72) vede creare il cielo e la Terra. E che dire dello
Scintoismo, che vede l’essenza della sua spiritualità in 8 milioni di Kami o anime. E allora
emozioniamolo, il Tempo. Forse non ci è chiaro, ma le tecniche per emozionarlo le
conosciamo da millenni. E a volte funzionano, sapete – eccome, se funzionano.
Però adesso aggiungiamo un punto alla nostra personale tabellina, il 13. E diciamolo chiaro:
l’Umanità da sempre adora un Ipercubo – e non se ne è accorta, lei che è Tesseratto nel cuore
(incredibile). Ma soprattutto, l’Ottava è Dio ed è Tempo… come noi. Non c’è nulla di male a
dirlo. Infatti, tutti i mondi religiosi e iniziatici – attraverso 7 virtù ben precise, e vi prego di
ricordare cosa vi ho detto sul Sette o Settenario – cercano di cambiare le “nostre “ vibrazioni
affinchè l’Ottava vibrazione (e cioè la santità) diventi tutt’uno con noi. Peccato però che né
la scienza né tantomeno il mondo iniziatico abbiano mai preso carta e penna per dire che
quelle Sette Virtù pregate e vissute in modo mantrico altro non sono che vibrazioni
corrispondenti a dimensioni ben precise, da cui guardacaso arrivano capacità ben note, che il
mondo cristiano poi chiama Doni o Carismi. Ma non fa nulla; io amo l’Ottava e, senza
saperlo, ho amato Dio grazie a Collemaggio, per cui forse oggi ho abbastanza fede, speranza
e carità per dire che tutti debbono “capire, per essere”.
Ma a questo punto posso prendere e dare fiato per dirvi: vsto che stiamo parlando di
dimensioni e di corrispondenti vibrazioni, non stiamo forse parlando di griglie mentali la cui
geometrizzazione spaziale è quadrimensionale? Quindi, cari scienziati, visto e considerato
che già tantissimo avete fatto, ora fatevi aiutare come ai tempi della Protoscienza. Così
riusciamo a creare una nuova tecnologia, compatibile e pienamente umana, visto che la vera
macchina da scoprire siamo noi. Sì, perché nel momento in cui si capiscono certe cosette,
l’autocoscienza ci permette di evolverci attraverso quelle nuove griglie. Così possiamo
assolvere il mondo massonico da un compito davvero ingrato, quello di trasformare la pietra
grezza in pietra d’angolo.
Ecco, facciamocela da soli sta roba: è meglio.
IL MONDO DEI DESIDERI
Ebbene, giustamente voi direte: e adesso, con tutto ciò che hai scritto che ci faccio? Allora
cominciamo col dire che tutti coloro che vogliono il libretto delle istruzioni, il cacciavite, le
pinze o la prodigiosa macchina guaritrice di turno non sono invitati. Qui o si diventa Ottava,
o non si riesce a fare ciò che l’Ottava meglio sa fare. E cioè: creare nuovi mondi o nuove
realtà. Io, nel mio piccolo, ci sono riuscito semplicemente perché ho fede in Dio. E sapete
cos’è la fede? Semplicemente un’emozione, capace di eliminare spazio e tempo da questa
tridimensionalità: si chiama onnipresenza. Insomma, come sopra: una dimensione al cui
interno è presente l’onniscenza del mio rosone e l’immortalità del mio peregrinare, nel
tempo come nello spazio.
Signori, ma non lo avete capito? Noi siamo Tempo: nel momento in cui siamo coscienti di
poterlo fare e scegliamo di farlo, noi siamo esseri capaci di muoverci nel Tempo, di
modificarlo e plasmarlo, semplicemente perché il Tempo è l’essenza di ogni dimensione.
Per cui non ho deciso (come qualcuno propone) di diventare immortale; no, mi darei una
fregatura da solo. Ho deciso di percepire l’immortalità in vita. E quella sensazione è così
potente da ridare vita, un domani, a un viaggiatore come me, che ha deciso di essere stato
spesso qui. Perché l’Ottava questo può anche decidere di permettere.
E così, da un po’, mi muovo nel tempo come ho fatto in questi anni. E quando ho deciso di
creare qui il mio nuovo futuro mi sono accorto di non poterlo fare. E sapete
perché?Semplicemente perché non ce l’avevo. Il presente, questo meraviglioso presente,
pensavo fosse sufficiente, alla mia vita. Ma ho deciso che non è più così: dal futuro da cui vi
sto scrivendo vi dico che tutto quello che amo io l’ho avuto. Perché la realtà che sto creando
in questo preciso istante è già passato, prima di diventare futuro, e l’ho vissuto.
Anche perché il Tempo non è solo trino, ma soprattutto… uno.
E adesso immaginiamo qualcuno che sappia usare il tempo moooolto meglio di me: che
cosa farebbe, secondo voi? Se avesse un desiderio, sapendo che il Desiderio è una struttura
ipercubica da “riempire”, allora lo chiamerebbe 129600000 anni. E al suo interno ci
metterebbe una civiltà, che nascerebbe estrapolando tutto il suo sapere cubico esattamente
da questa Dimensione, che è fatta da un numero di anni ben preciso. Quindi il Tempo è una
variabile dimensionale pensante e modificabile, che spazialmente è capace di rispecchiare,
dentro di noi, le geometrie spaziali e dimensionali presenti in natura.
Siamo ben oltre le griglie mentali. Siamo perciò emettitori di tempo, e ricettori dello stesso.
Immaginate quante cose possiamo fare, quindi – altro che Costellazioni Familiari, Pnl,
Reiki e mille altre cose, spesso russe o americane, tanto per non fare nomi… Possiamo per
esempio (come ha fatto Gioacchino da Fiore) inventare un Terzo Tempo o Spirito Santo,
utile a portare in questa realtà la Gerusalemme Celeste, che chiaramente era cubica,
attraverso un protocollo mantrico fatto dalla ripetizione, per nove volte, del numero 7.
Oppure possiamo fare un salto da Papà, che non c’è più (come ho fatto), e dirgli di stare
tranquillo, perché da grande io ce la farò. Possiamo regalare tempo a una persona attraverso
una dimensione come l’amore. Possiamo credere che Dio sia vivo e che ci ascolti, perché lui
è Ottava, e possiamo parlargli attraverso le sue dimensioni – che in noi sono virtù.
Possiamo darci e dare degli appuntamenti, nel Tempo, pur sapendo che non ci saremo
fisicamente, come ho fatto con mio nipote. Possiamo utilizzare pensieri provenienti dal
passato, come io ho fatto, e utilizzarne altri che provengono dal futuro, per sapere e capire.
Possiamo pensare di essere sempre vissuti e rendere ciò vero, come ho fatto, e muoverci nel
futuro come nel passato. Possiamo creare mondi come quelli cinematografici, dove
attraverso un Cubo intere epopee di super-personaggi – dai Trasformers agli Avengers –
fanno guadagnare alla Walt Disney miliardi di dollari. O creare un videogioco come
Fortnite, con centinaia di milioni di giocatori che inseguono una struttura cubica. E qui mi
fermo.
Oppure, visto che a breve uscirà questo mio lavoro, possiamo immedesimarci con la morte
in vita, e percepire attraverso un Ipercubo la sensazione meravigliosa di chi sa che la morte
non esiste veramente. Possiamo rifare tutto e meglio, in questo mondo e di questo mondo.
Con affetto, Michele Proclamato
Per info. sulle Video lezioni: claudiaproclamato@gmail.com
Grande Michele
..la vita è l’infanzia dell’immortalità…Goethe
Diceva così mi pare!
Cara Antonella Goethe conosceva molto bene certi colori, certe vibrazioni, certe virtù e molte dimensioni.
Grazie
Michele
GRANDE MICHELE , TI MANDO UN FORTE ABBRACCIO (IL TUO SEGUACE, ATOS)
Grazie Atos!!!!!!
Carissimo Michele,
Voglio come te avere il timone della mia vita ……grazie per tutto quello che ci stai donando .
Con immensa stima.
Vito
Grazie a te Vito è un onore
Ciao Michele, sei apparso nel mio cammino quando ho chiesto a Dio una guida. Mi chiedevo se esistesse qualcun altro che avesse visto ciò che sapevo essere fin da piccola. Parto e procedo con prudenza, giustizia, temperanza e fortezza nella costruzione della mia ottava. Nella ricostruzione della mia immagine allo specchio. Grazie.
Grazie a te Benedetta grazie a te